ci sono diversi giorni da attendere per il prossimo appuntamento ma comincio a segnalarlo. il cinema palestrina di via palestrina 7, zona lima, oltre a essere un'ottima sala che ha il coraggio di scelte fuori dagli schemi, propone una rassegna di titoli con presentazione "a sorpresa", il martedì alle 21. il 17 aprile verrà proiettato 50/50, la commedia di levine su un giovane che scopre di essere afflitto da un tumore, dal quale ha 50 possibilità su 100 di guarire e che è dunque costretto a ripensare vita, affetti, progetti. l'8 maggio, giorni e nuvole, di soldini e il 22 maggio il recente paradiso amaro, di payne (nella foto).
l'ingresso costa 6 euro.
qui per saperne di più.
la pagina facebook di treninellanotte
treninellanotte@gmail.com
sabato 24 marzo 2012
venerdì 23 marzo 2012
la fede non basta
habemus papam, di nanni moretti, con nanni moretti, michel piccoli, margherita buy (ita, 2011, 104')
non è un film senza fede ma un film sul dubbio laico (solo laico?) che la fede non basti. e sull'umiltà di un anziano porporato che non si sente all'altezza di rinnovare la chiesa. un film pieno di una comprensione umana che si stenta a rintracciare in certe miopi stroncature dei critici cattolici. puro moretti, fin da quell'ingresso al conclave raccontato come una maratona (c'è persino un bikila) che nessuno vuole vincere: commedia sul potere (come il caimano) giocata intorno a un personaggio non in sintonia con il mondo che lo circonda (come il sacerdote de la messa è finita o il deputato di palombella rossa). e che, come tale, mette in evidenza le assurdità del mondo tutto intorno. e qui, in particolare, la teatralità del potere stesso (e della vita), in un succedersi di sipari: le tende delle finestre dell'appartamento papale, i drappi del balcone di san pietro, il palcoscenico su cui va in scena il gabbiano di cechov. testo che si riflette su tutto habemus papam.
pellicola troppo laica per un paese in cui terence hill che fa don matteo su rai uno raduna otto milioni di telespettatori. del resto, nemmeno la psicanalisi e il gioco (del volley) ci salvano dal non-senso della vita. tenetevi i pupi avati e le cristine comencini. datemi un nanni moretti all'anno (e un birra moretti nel bar del cinema), e vivrò felice.
cosa c'è da vedere a milano - l'agenda di treninellanotte: stasera alle 21 in via cambini, uomini di dio, di beauvois, con introduzione e commento (ingresso a offerta libera)
treninellanotte@gmail.com
mercoledì 21 marzo 2012
pochissimi e spesi bene
uno dei migliori film stranieri che siano apparsi negli ultimi mesi sugli schermi italiani, ovvero una separazione, dell'iraniano farhadi, è in programma giovedì (domani) all'anteo di via milazzo per la rassegna rivediamoli (alle 15, 17.20, 19.40 e 22). l'ingresso costa solo 2.50 euro. spesi benissimo anche per una seconda visione di questo tesissimo thriller famigliare sulle ragioni opposte e conflittuali che conducono alla rottura fra due coniugi, ma anche sull'impossibilità di scegliere chi amare (o chi amare di più), sull'estrema fatica del dialogo in una coppia, sui vincoli religiosi e i loro condizionamenti. finale da far impazzire qualunque produttore hollywoodiano...
qui per conoscere gli altri due titoli con cui si conclude la rassegna, divisa fra apollo e anteo.
cosa c'è da vedere a milano - l'agenda di treninellanotte - la lezione di cinema di marco tullio giordana all'anteo, in occasione dell'uscita di romanzo di una strage, dedicato alla strage di piazza fontana. martedì 27 marzo alle 15 (proiezione del film) e alle 17.15 (incontro con il regista e piera detassis). l'ingresso alla lezione è libero su prenotazione. qui per saperne di più.
i film in lingua originale al mexico di via savona: cliccate su "programmazione" e "giovedì".
il calendario del cineforum del san fedele: c'è anche un certo truffaut...
treninellanotte@gmail.com
qui per conoscere gli altri due titoli con cui si conclude la rassegna, divisa fra apollo e anteo.
cosa c'è da vedere a milano - l'agenda di treninellanotte - la lezione di cinema di marco tullio giordana all'anteo, in occasione dell'uscita di romanzo di una strage, dedicato alla strage di piazza fontana. martedì 27 marzo alle 15 (proiezione del film) e alle 17.15 (incontro con il regista e piera detassis). l'ingresso alla lezione è libero su prenotazione. qui per saperne di più.
i film in lingua originale al mexico di via savona: cliccate su "programmazione" e "giovedì".
il calendario del cineforum del san fedele: c'è anche un certo truffaut...
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dalla parte giusta
amo due cose, su tutto. il cinema e lo sport. non tutti gli sport. il baseball sì, il tennis no. il basket sì, il golf no. l'hockey su ghiaccio sì, l'equitazione no. il genoa sì, la sampdoria no. ma comunque: amo lo sport e in italia non esiste un mensile che lo racconti in modo ampio e diffuso, privilegiando le storie e i personaggi, senza rubriche di moda, salute, minchiate. insomma, sono cresciuto leggendo giganti del basket, che oggi non c'è più. in compenso, ci sono non so quante riviste di golf (cinque, mi dicono...). quanto al cinema, in edicola si difende, in proporzione, un po' di più. ma è sempre una dura battaglia. ecco perchè mi piace segnalare il "clamoroso" traguardo di 1000 numeri di film tv, che non solo di cinema tratta ma offre, sul cinema, punti di vista diversi, contrastanti, stimolanti. e che spesso condivido: nella pubblicazione che riassumeva i film di una stagione o due fa, distruggeva il tipo di cinema che odio (immaturi, di genovese) ed esaltava quello che preferisco (da post mortem di larrain in giù, cioè quello che si sforza di guardare oltre l'ovvio). e, quindi, vi rimando al numero 1000 in edicola, una sorta di edizione celebrativa. e al prossimo genoa-sampdoria (in serie A). dalla parte giusta, naturalmente.
cosa c'è da vedere a milano - l'agenda di treninellanotte - il cinema africano, asiatico e dell'america latina per una settimana in città.
treninellanotte@gmail.com
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martedì 20 marzo 2012
e ora dove andiamo? a sesto...
cinema al femminile a sesto san giovanni: la rassegna l'occhio delle donne è l'occasione per vedere ancora tre film, a cominciare da e ora dove andiamo?, della labaki (già regista del bellissimo caramel), storia di un villaggio - simbolicamente isolato da tutto - in cui musulmani e cristiani sembrano riuscire a riunirsi in pace solo davanti alla tv. finché le tensioni riesplodono e toccherà alle donne spremere la fantasia per costruire la pace, con la creatività, la disposizione al dialogo (e il coraggio) che sono solo delle donne. anche se persino i titoli di coda porteranno una domanda, non una risposta. una strana commedia, punteggiata di tenera sfiducia verso i maschi, che si mescola al dramma e al musical, forse non sempre coerente e scorrevole ma divertente e toccante. e con un inizio coreografico che colpisce... (nella foto, la labaki - attrice e regista - sul set).
appuntamento domani, mercoledì 21, alle 21 al cinema manzoni di piazza petazzi, l'ingresso costa 5 euro.
seguiranno il mio domani, di marina spada, un ritratto femminile nella milano di oggi che ricorda il primo soldini per il modo in cui indaga fra spostamenti del cuore, dell'immagine di sé e del ruolo lavorativo e sociale (il 28.3) e il sentiero, della zbanik (il 4.4).
qui per maggiori informazioni.
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lunedì 19 marzo 2012
ok, il prezzo (in prima visione) è ingiusto
un comico sulla copertina di un periodico di salute. e poi ti domandi perché il cinema morto (dicono)...
un punto al cinema
vi segnalo gli ultimi due appuntamenti del cineforum di punto rosso, in via pepe 14, all'isola (mm garibaldi, proprio dietro una nuova libreria che, per la cronaca, merita un'attenta visita...), giovedì 22 marzo con furyo, di oshima e il 29 con lezioni di piano, della campion. la rassegna, raccolta sotto l'ambizioso titolo cos'è la vita?, era cominciata in gennaio ma, all'epoca, ero latitante alle bahamas. l'ingresso costa 3 euro, si comincia alle 20. commenta i film luca danesini.
qui per saperne di più.
cosa c'è da vedere a milano - l'agenda di treninellanotte: al via la settimana del cinema africano, asiatico e dell'america latina.
treninellanotte@gmail.com
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facendo saltare i ponti
tanto per cominciare bene la settimana, ecco il link a il bandito delle ore undici, di godard (film completo). rivisto qualche sera fa. da ragazzino mi era parso la folle storia di un anarchico romantico e innamorato, soprattutto della libertà. l'effetto è simile anche a 42 anni. non sono cresciuto, osserverà qualcuno. forse a molti apparirà datato, eppure a me sembra ancora far saltare meravigliosamente tutti i ponti lanciati dall'ovvio e del prevedibile (cioè, credo, conservare lo spirito originario). gli invitati alla festa che parlano con il linguaggio della pubblicità, le trovate da ragazzini che si divertono a fare i gangster, il piacere di giocare con i generi ricordando che della palese finzione del cinema non si può fare a meno (e, prima ancora, di quella della letteratura), i riferimenti alla pittura, karina che canta ma ligne de chance...
per chi ha voglia di guardare indietro.
treninellanotte@gmail.com
per chi ha voglia di guardare indietro.
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domenica 18 marzo 2012
la linea magica
corpo celeste, di alice rohrwacher, con salvatore cantalupo, anita caprioli, renato carpentieri (ita/2010/98')
cinema povero eppure ricco, che più di tutto racconta l'avventura di crescere, illuminando la linea magica e misteriosa disposta fra due momenti della giovinezza. marta passa il film a uscire dal buio, scostare tende, aprire porte, attraversare passaggi chiaramente simbolici e la regista è bravissima a raccontarci, per immagini, quei momenti in cui sai che stai cambiando, ma non sai cosa stai diventando. certo, corpo celeste mette in scena anche un catechismo ridotto a quiz per la patente e sacerdoti carrieristi e cassieri della politica, ma fermarsi qui significa fare il gioco di una critica cattolica miope e con la sindrome della persecuzione, che peraltro non si accorge della puntualità di certe osservazioni (la cresima vista come un pensiero da togliersi).
il bersaglio della rohrwacher è piuttosto una comunità degli adulti che ha perso la capacità di toccare al cuore i più giovani, di trasmettere la magia delle cose, l'imprevedibile miracolo della vita (i gattini...), lo stesso che sigla limpidamente il finale, proprio mentre marta è diventata donna e la vita può portarla in grembo. sarà il vecchio prete di un paese (svuotato) a ricordare come cristo fosse una persona in carne e ossa, capace di arrabbiarsi e soffrire: un invito a tornare all'uomo, dietro i riti sociali, le preghiere a memoria e le formule svuotate di senso. a margine, istantanee nettissime dell'italia colonizzata dall'immaginario televisivo, in cui il pesce non si mangia perchè si nutre di marocchini morti, il brutto domina pure in chiesa (la croce al neon) e una grande città del sud è ridotta a un gruviera di case non finite. nei cui cortili si nascondono quattro vecchie a pregare, ultimo residuo di tradizioni perdute. corpo celeste è un film che manda a casa con tante domande in testa. per fortuna.
treninellanotte@gmail.com
cinema povero eppure ricco, che più di tutto racconta l'avventura di crescere, illuminando la linea magica e misteriosa disposta fra due momenti della giovinezza. marta passa il film a uscire dal buio, scostare tende, aprire porte, attraversare passaggi chiaramente simbolici e la regista è bravissima a raccontarci, per immagini, quei momenti in cui sai che stai cambiando, ma non sai cosa stai diventando. certo, corpo celeste mette in scena anche un catechismo ridotto a quiz per la patente e sacerdoti carrieristi e cassieri della politica, ma fermarsi qui significa fare il gioco di una critica cattolica miope e con la sindrome della persecuzione, che peraltro non si accorge della puntualità di certe osservazioni (la cresima vista come un pensiero da togliersi).
il bersaglio della rohrwacher è piuttosto una comunità degli adulti che ha perso la capacità di toccare al cuore i più giovani, di trasmettere la magia delle cose, l'imprevedibile miracolo della vita (i gattini...), lo stesso che sigla limpidamente il finale, proprio mentre marta è diventata donna e la vita può portarla in grembo. sarà il vecchio prete di un paese (svuotato) a ricordare come cristo fosse una persona in carne e ossa, capace di arrabbiarsi e soffrire: un invito a tornare all'uomo, dietro i riti sociali, le preghiere a memoria e le formule svuotate di senso. a margine, istantanee nettissime dell'italia colonizzata dall'immaginario televisivo, in cui il pesce non si mangia perchè si nutre di marocchini morti, il brutto domina pure in chiesa (la croce al neon) e una grande città del sud è ridotta a un gruviera di case non finite. nei cui cortili si nascondono quattro vecchie a pregare, ultimo residuo di tradizioni perdute. corpo celeste è un film che manda a casa con tante domande in testa. per fortuna.
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voler vedere
poetry, di lee chang-dong, con yu junghee, lee david, kim hira (s. corea/2010/135')
un film sulla necessità di fare cinema (e arte, in generale) ricercando la verità. con il suo taccuino tascabile, mija è detective e poetessa al tempo stesso: appunta versi mentre ricostruisce, a modo suo, il crimine in cui è coinvolto il nipote. e, alla fine, sarà la sola a produrre una poesia per il corso, perché avrà concretizzato l'insegnamento del maestro. ha saputo "vedere". che è soprattutto un atto morale, tale da comportare scelte educative strazianti come consegnare il nipote alla polizia. e non nascondere tutto sotto un tappeto di soldi. mija la smemorata, mija la svagata, mija che esce ad ammirare un vaso di fiori mentre i padri degli altri ragazzi risolvono una faccenda di stupro e suicidio come l'acquisto di un'auto usata. mija che conosce l'orrore e può vedere la bellezza. mija che ha perso le parole: per colpire la coscienza del nipote, lo mette di fronte alla foto della vittima. gli ultimi dieci minuti di film si aggrappano agli occhi e al cuore. cinema superbo.
treninellanotte@gmail.com
un film sulla necessità di fare cinema (e arte, in generale) ricercando la verità. con il suo taccuino tascabile, mija è detective e poetessa al tempo stesso: appunta versi mentre ricostruisce, a modo suo, il crimine in cui è coinvolto il nipote. e, alla fine, sarà la sola a produrre una poesia per il corso, perché avrà concretizzato l'insegnamento del maestro. ha saputo "vedere". che è soprattutto un atto morale, tale da comportare scelte educative strazianti come consegnare il nipote alla polizia. e non nascondere tutto sotto un tappeto di soldi. mija la smemorata, mija la svagata, mija che esce ad ammirare un vaso di fiori mentre i padri degli altri ragazzi risolvono una faccenda di stupro e suicidio come l'acquisto di un'auto usata. mija che conosce l'orrore e può vedere la bellezza. mija che ha perso le parole: per colpire la coscienza del nipote, lo mette di fronte alla foto della vittima. gli ultimi dieci minuti di film si aggrappano agli occhi e al cuore. cinema superbo.
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clint a sesto
vi segnalo il corso in due appuntamenti (venerdì 23 e 30 marzo) dedicato a clint eastwood e in programma al cinema rondinella di sesto san giovanni (viale matteotti 425). costa 30 euro e prevede un'analisi della recente filmografia del regista di film come gran torino, hereafter e mystic river. le serate cominciano alle 21 e sono condotte da matteo mazza. è anche un'occasione per scoprire la realtà del cinema rondinella, attiva, appassionata, competente.
per informazioni, 02.22478183, oppure info@cinemarondinella.it
cosa c'è da vedere a milano - l'agenda di treninellanotte: due anteprime in arrivo all'anteo, domani (lunedì 19) 17 ragazze, giovedì 22 the artist is present, di akers.
treninellanotte@gmail.com
per informazioni, 02.22478183, oppure info@cinemarondinella.it
cosa c'è da vedere a milano - l'agenda di treninellanotte: due anteprime in arrivo all'anteo, domani (lunedì 19) 17 ragazze, giovedì 22 the artist is present, di akers.
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"uomini di dio" in via padova
se vi siete persi uomini di dio, di beauvois, e vi interessa recuperarlo, in video, con presentazione e dibattito, l'appuntamento è per venerdì 23 marzo al cineforum della parrocchia di via cambini, zona via padova. l'ingresso è libero, con offerta. ore 21.
la stessa rassegna proporrà in un mondo migliore, della bier, il 13 aprile e l'onda, di gansel, l'11 maggio.
treninellanotte@gmail.com
la stessa rassegna proporrà in un mondo migliore, della bier, il 13 aprile e l'onda, di gansel, l'11 maggio.
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