io sono un ciclista urbano. mi macchio di ogni colpa possibile. passo con il rosso. vado contromano. salgo sul marciapiede. ho rotto lo specchietto di un'auto filandole accanto. litigo con gli automobilisti, sante vittime vessate ingiustamente. vado in critical mass, quando riesco. ma poco, perché la trovo un'esperienza così eversiva, così elettrizzante, che torno a casa con l'adrenalina che mi schizza dalle orecchie. la prima volta che mi sono unito alla carovana milanese, un giovedì sera dell'anno passato, mi sono subito offerto come "blocca-macchine", quei pazzi che si piantano davanti alle automobili malgrado il semaforo verde (per loro) e permettono agli altri partecipanti alla massa di transitare. è emozionante come entrare in gradinata nord al ferraris, anche 40 minuti prima della partita. è riconoscere una tribù, con i nemici che si porta dietro qualunque tribù. oddio, non sono solo. materiale per il mio psicanalista, direbbe woody. o, forse, per la mia maestra delle elementari.
materiale per ciclo-cinefili è invece il bicycle film festival di milano, segnalatomi dall'amico andrea giorgi, che invece è un moto-cinefilo e appartiene all'ala critica "quelli che si credono autori impegnati e usano la macchina da presa come una ramazza, ci hanno rotto".
il bike film festival torna a milano dall'11 al 14 ottobre al cinema mexico di via savona 57 e allo spazio ex ansaldo di via bergognone 34: si tratta della settima edizione di una rassegna che fa il giro del mondo (è nata a new york nel 2001). vedremo 47 fra corti e mediometraggi da tutto il mondo. ma sono previsti anche tornei di bike polo, sessioni di bmx, esibizioni e una mostra sui provos, movimento libertario olandese di oltre 40 anni fa, famoso, ad esempio, per la battaglia del bici bianche.
nel programma milanese ci sono, fra l'altro, un documentario sull'eroica, leggendaria gara ciclistica nel chianti, e poi storie di campioni, aspiranti tali, acrobati, appassionati...
qui per saperne di più. posso girare, a chi fosse interessato, materiale di presentazione del festival.
astenersi:
1. quelli che "milano non è fatta per andare in bici"
2. quelli che "non bisogna guardare solo alle scorrettezze commesse dagli automobilisti, guardiamo a quelle dei ciclisti"
3. quelli che "parcheggio sulla ciclabile perché sono un tassista e sto lavorando"
4. quelli che "l'amministrazione pisapia pensa solo a gay e ciclisti"
dedicato al multisala plinius di viale abruzzi, che ha chiuso le "u" di metallo davanti all'ingresso, impedendo ai ciclisti di legarvi le bici. e, come tale, è un cinema da boicottare.
treninellanotte@gmail.com
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