c'è questa storia capitata a torino. dicembre 2011, un'auto investe una famiglia sulle zebre, muore un bambino, i genitori sono gravemente feriti. tra lo sgomento della folla e la fretta dei soccorsi, spariscono l'orologio e l'iphone del padre. salta fuori ora che, a rubare il telefono, furono un gruppo di ragazzini di 13, 14 anni. uno di loro porta a casa l'iphone e il papà gli consiglia, semplicemente, di cambiare la sim. la vicenda emerge a scuola, orecchiata da una prof e ora l'uomo ha patteggiato tre mesi per ricettazione, mentre il ragazzino riceverà un sostegno educativo.
non è più nemmeno solo l'incapacità dei padri a educare (come in in un mondo migliore, della blier): è la logica del farla franca e del farsi furbi (il mondo è tondo e chi non sa stare a galla va a fondo, insegnava tognazzi al suo bimbo nel primo episodio de i mostri), ma anche del comprarsi la coscienza pulita. comprarsela mentendo o comprarsela materialmente, come i padri dei giovani stupratori nel superbo poetry, di lee chang-dong.
tra l'altro, tutti film che è possibile vedere anche su iphone. male, ma si può.
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giovedì 4 ottobre i monty phyton tornano in via padova...
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