è passato alla storia (anche) per gli effetti speciali fatti con la trippa. nel senso che il mostro della palude, inquadrato con lenti particolari, era solo trippa non più fresca. genialità da cinema artigianale in questo caltiki-il mostro immortale, horror del 1959 al quale hanno lavorato due maestri del cinema di genere italiano, riccardo freda (con lo pseudonimo di robert hampton) e mario bava come direttore della fotografia e responsabile degli effetti speciali. benché, secondo marco giusti e il suo stracult - dizionario dei film italiani - cui mi abbevero come un discepolo a un santone indiano - il vero regista sia stato proprio bava. grandi scene notturne e vero terrore, scrive giusti. e io mi fido.
la trama: un gruppo di archeologi arriva in messico per indagare sulla scomparsa degli aztechi e scopre un lago che emette forti cariche radioattive... chi lo abita?
nel cast, didi perego, una che ha cominciato con pontecorvo e ha finito con nuti, passando per laurenti e faenza. ha visto tutto, insomma.
trionfo del cinema italiano di serie b, ma che ha girato l'america e la francia. stasera alle 21 all'hangar bicocca di via chiese 2, ingresso libero, per una rassegna che promette anche ultimatum alla terra, di wise il 27/6 e barbarella, di vadim, il 4 luglio.
treninellanotte@gmail.com
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