tour de france 1952. a squadre nazionali. dopo quattro tappe ebbi una crisi profonda. io me l'aspettavo, ma per paura di essere scartato, e con la speranza di riprendermi strada facendo, non lo avevo detto a nessuno: mi ero appena fatto togliere il verme solitario, e mi sentivo debole. alla quinta tappa, in una di quelle giornate caldissime e soffocanti come ce n'erano solo al tour, all'improvviso mi trovai fausto coppi accanto a me. lui era il capitano, io un gregario. e siccome era un momento di calma, e tutti i gregari portavano borracce ai capitani, mi venne istintivo chiedere a coppi se volesse bere. e gli allungai la borraccia di alluminio, sapendo che era quasi vuota e bollente. coppi si accorse subito, dalla leggerezza, che c'era poca acqua. "ma ce n'è solo un cucchiaio". avvilito, mi sfilai fino a mettermi in coda al gruppo. dopo un quarto d'ora, vidi coppi arrivare con una borraccia piena di acqua fresca, me la porse e mi disse; "prendila, me la renderai quando starai meglio".
(alfredo martini in attenzione ciclisti in giro, di pastonesi e pessolano, ed ediciclo)
cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte
elio petri, appunti su un autore, sabato 10 novembre alle 16.30 in santeria di via paladini
in tra jazz e cinema all'anteo dall'11 novembre
la rassegna sul poliziesco italiano a palazzo morando dal 14 novembre
treninellanotte@gmail.com
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