sabato 18 maggio 2013

perché amare il cinema



the haunted house, di buster keaton. un pezzo di cinema straordinario. data, 1921. gronda idee. buona visione. (trovate i due pezzi successivi qui e qui).

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venerdì 17 maggio 2013

sta per piovere (gratis)

se ne parla, in questi giorni - dopo l'inevitabile torrente di commenti su il grande gatsby, naturalmente - anche perché il tema è attualissimo: sta per piovere, girato da haider rashid, giovane regista nato in italia da padre iracheno e madre italiana, racconta la storia di un immigrato di seconda generazione. un ragazzo cresciuto a firenze in una famiglia algerina che diventa grande nel nostro paese, ma è costretto a tornare in nord africa quando il padre perde il lavoro. solo che l'algeria, per lui, è una terra straniera.

un film, premiato all'estero, sul diritto di cittadinanza,  che il regista ha scritto prima che la questione dello ius soli diventasse davvero calda sulle agende della politica. ma - in senso più esteso - qui si parla anche del diritto di cittadinanza al cinema di un titolo italiano lontano dai soliti argomenti e dalle solite facce.

domani alle 21, al museo del cinema di viale testi, il film viene proiettato alla presenza del regista e a ingresso libero. la sala non è grande, se vi interessa non arrivate tardi...

l'appuntamento rientra nell'ambito del festival rigenerazioni.

ed è anche l'occasione per scoprire i tanti film in calendario al museo...

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giovedì 16 maggio 2013

a tu per tu con il regista

ancora un'occasione per parlare di cinema con chi fa il cinema: federico brugia presenta il suo debutto da regista, tutti i rumori del mare, domani sera, venerdì, al cinema di via oxilia (ore 21). il film viene riproposto domenica alle 18 e alle 21 e martedì alle 21, ospite l'attore protagonista, sebastiano filocamo (una scoperta).


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mercoledì 15 maggio 2013

faccio cinema per schermi grandi: a tu per tu con giuseppe tornatore

insomma, anche se non vado matto per tornatore, alla fine alla lezione di stamattina al museo del cinema - voluta per salutare l'uscita in dvd de la migliore offerta - sono andato. due ore affascinanti a sbucciare un film e un modo di fare cinema e di amarlo. peccato che la sala non fosse piena. ma milano è così, tronfia, distratta e vuota.

comunque, ecco i miei appunti sparsi del tornatore-pensiero.

come nasce un film - amo la fase dell'incubazione: se avete un'idea per un film o una storia, non scrivete subito, lasciatela maturare. se vi torna in mente, magari per mesi, arriverà naturalmente il momento di scriverla. al contrario, più vi sforzate di scrivere senza che l'idea sia maturata, più fatica farete.

la migliore offerta - avevo in mente due spunti, la storia di una ragazza agorafobica e la storia di un banditore d'aste. uno dei due spunti risale agli anni '80. ma non trovavo il modo di svilupparli. poi ho pensato di intrecciarli. del banditore d'aste mi affascina l'idea che debba dare un valore alle cose. e poi c'è un aneddoto: continuavo a ricevere per posta dei cataloghi d'arte e, alla lunga, mi hanno incuriosito. nella casella della posta, oltre alle bollette, ci possono essere belle storie. ho visto sei o sette aste, fra italia e new york. perché la migliore offerta? è il nome che viene dato a oggetti di scarso valore che non hanno una base d'asta: si parte dalla migliore offerta del pubblico. un concetto che mi ha fatto riflettere, perché la migliore offerta può essere la più alta. ma, negli appalti, è la più bassa...

vero e falso - il film, che non è un thriller, dice, fin da subito, che nel vero c'è sempre una parte di falso. e che devi sporcarti con la vita, con le sue sconfitte, per imparare ad andare avanti. il protagonista è un uomo gelido e scostante che, alla fine, si trasformerà. basta guanti, basta tintura nei capelli. una donna mi ha detto: "lo sa che alla fine virgil è più bello?". 

geoffrey - con geoffrey rush ho discusso per ore del personaggio. è il tipo di attore che incarna un ruolo a tal punto da rendere inutile che si porti sul set la sceneggiatura. altri attori sono più stitici. comunque solo gli interpreti più importanti avevano tutta la sceneggiatura: nei copioni per la troupe ho fatto togliere sei scene. non volevo che trapelasse nulla. ed era molto divertente ascoltare le ipotesi sulla trama che circolavano sul set...

location - me lo chiedono in tanti: no, il locale di praga, alla fine del film, non esiste. sarebbe pericoloso, con tutti quegli orologi. pensate se si incastrasse una sciarpa... in studio abbiamo girato pochissimo: il caveau di virgil, la sala con l'appartamento nascosto... il resto è autentico, ma l'abitazione del protagonista è composta da scene girate in città diverse.

scrivere - quando scrivo un film mi isolo, in albergo, a casa di amici, in un posto mio. non voglio vedere nessuno, non voglio ascoltare i problemi altrui. non voglio perdermi nei labirinti degli altri mentre sto cercando il mio, di labirinto.

automa - c'è chi ha visto omaggi a visconti e hitchcock nel film. o a scorsese per via dell'automa e di hugo cabret. ma non c'era nessun omaggio. capita. la storia che tu stai raccontando - stai certo - la sta già raccontando qualcun altro.

digitale - adoro la pellicola, ma il digitale sta rendendo il cinema accessibile come la scrittura. vuoi fare un libro? basta che tu sappia scrivere. se sei bravo, trovi un pubblico. così sarà il cinema: con un computer puoi già ambientare - per dire - una scena al colosseo senza mettere piede a roma. arriveremo a fare i film da soli. i giovani registi italiani non dovranno più essere specializzati in crisi del cinema italiano. un dato: nel mondo crescono i consumatori di film ma cala la produzione. l'industria non è più al passo con i tempi. anni fa conobbi lo scrittore gabriel garcia marquez. mi chiese con che computer scrivessi. "non ho un computer". "stupido! prima scrivevo un libro ogni 7 anni, da quando ho un computer, uno ogni 3. mi porto dietro il lavoro". e mi mostrò una schedina di memoria.

italia - non esportiamo film all'estero? solo gli usa esportano film all'estero, che io sappia.

italia 2 - se mi piace il cinema italiano? a me piace qualsiasi film. bastano due buone sequenze e un film mi piace.

schermi - so che c'è gente che vede i miei film su uno schermo portatile di pochi centimetri. ma io continuo a fare cinema per schermi grandi.

cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte - domani torna winding refn al cinema beltrade

soldini all'anteo, domani sera alle 20, con il doc altri occhi (ingresso, 3 euro)

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martedì 14 maggio 2013

tre asini, quattro cani e mille pecore

da domani pomeriggio (mercoledì 15), alla cineteca di viale vittorio veneto, le pellicole del trento film festival, la storica rassegna del cinema di montagna e alpinismo. dieci lungometraggi, sei mediometraggi e un corto, tutti inediti a milano e certo non destinati alle sale. diversi i titoli italiani, ma leggo benissimo di pura vida - the ridge (sabato alle 21), un film spagnolo sul tentativo di salvare un famoso alpinista a 7400 metri, sull'annapurna, in tibet.

anche se credo che l'appuntamento più particolare sia hiver nomade (sabato alle 18, nella foto), un film svizzero che racconta la transumanza invernale di due pastori con tre asini, quattro cani e mille pecore. viaggiando, la strana comitiva attraversa anche zone ormai urbanizzate e aree industriali, diventando un richiamo a un mondo che non c'è più.

qui tutte le informazioni.

cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: i film del san fedele, oggi quartet, di hoffman, domani promised land, di van sant

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belle e sfuggenti


questo è il compito che si devono assumere gli scrittori piccoli: gli scrittori grandi creano i capolavori, le grandi metafore. gli scrittori piccoli hanno il compito di raccontare, così come sono capaci, le persone che hanno conosciuto

(sergio atzeni)

leggo benissimo, da settimane, di questo bellas mariposas, film del regista sardo salvatore mereu, tratto dal romanzo omonimo di sergio atzeni. ne leggo per la qualità del film, vincitore di vari premi; ne leggo per la trama, tessuta intorno a una ragazzina di 11 anni che vive in un quartiere periferico di cagliari con una famiglia poco esemplare e un'amica e coetanea; ne leggo per la vicenda della sua distribuzione. anzi, non-distribuzione (tema di una bella riflessione qui) perché il film sarà a milano solo domani all'apollo in cinque diverse proiezioni (13, 15.30, 17.50, 20, 22).

non l'ho visto, dunque non posso giudicarlo. so che, per me, è un film lampadina rossa, come chiamo quei titoli che - per ragioni a me ignote - mi attirano a prescindere. non so: l'intervallo, è un lampadina rossa. iron man 3, per dire, no. mi piace percorrere le vie trasversali, girare al largo del prevedibile, non seguire la massa. è una forma di presunzione? assolutamente sì. se siete ancora da queste parti, lo sapete. ma è anche una forma di difesa dalla noia e dall'ovvio e dal già visto e del visto da tutti.

in generale penso però che chi ama il cinema "debba" avere una curiosità vorace, che è anche un modo per aiutare - con un biglietto acquistato in più - chi fa ancora il cinema in cui crede. e quindi, rischiate su questo film. iron man 3 lo faranno anche quest'estate nel cinema all'aperto dietro la spiaggia (e lo dice uno che adora andare a vedere un film di supereroi in cinema all'aperto dietro la spiaggia. non scherzo).

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il circo di cameron


il film in 3D prodotto da james cameron e dedicato al cinque du soleil, solo domani al ducale e all'arcobaleno di milano. ingresso, 5 euro.

per saperne di più, cliccate qui


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lunedì 13 maggio 2013

tris di registi

non c'è solo tornatore in arrivo a milano. domani alle 17.30, al cinema anteo di via milazzo, doppio appuntamento dedicato a giorgio diritti, con la proiezione de l'uomo che verrà, seguita, alle 20, da un giorno devi andare. il regista incontrerà il pubblico, l'ingresso a ogni film costa 3 euro, ci si prenota allo 02.6597732.

mercoledì 15 alle 17.30 lezione di cinema con sergio rubini, preceduta dalla proiezione del suo ultimo film, mi rifaccio vivo.

giovedì 16 alle 20 tocca al documentario altri occhi, di soldini

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guarda bene (e ridi)

di jacques tati mi ha sempre affascinato la capacità di mostrare come lo sguardo (quindi la macchina da presa), ma anche i suoni, possano creare equivoci poetici e divertenti che, come proprio dei veri comici, offrono altri punti di vista sulla realtà, sottolineando l'assurdità di ciò che consideriamo normale. e così, un genio del cinema scomparso nel 1982, è paradossalmente sempre attuale.

di più: mi capita sempre di pensare a tati quando mi trovo coinvolto (o travolto) da meraviglie del progresso che dovrebbero semplificarci la vita, e spesso di certo lo fanno, ma - appunto, viste da fuori - hanno un potenziale comico pazzesco. che si moltiplica quando la tecnica tradisce l'uomo.

se volete (ri)scoprirlo, stasera alle 21.30 il mexico di via savona propone mio zio, nell'ambito di una curiosa rassegna su paesaggio e cinema.


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domenica 12 maggio 2013

tornatore a milano

lo sapevate? mercoledì mattina, nella sala delle proiezioni del museo del cinema di viale testi 121, giuseppe tornatore terrà una lezione sul suo cinema, introdotta da giancarlo zappoli, direttore di mymovies. il tutto in occasione dell'uscita in blue ray e dvd de la migliore offerta.

si comincia alle 10.30, la durata è di due ore, l'ingresso libero su prenotazione allo 02.7214911 oppure milano@fondazionecsc.it

(e, come potete notare, il museo regala tanti film da ri-vedere)

cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: domani sera, lunedì, in viale monza, il bellissimo segreti e bugie, di mike leigh, per la rassegna sul cinema inglese. ingresso libero, ore 21.

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la sfesta della mamma

odio i buonismi, gli zuccheri, i finali rassicuranti, i cuori di chocolat, quelli che vanno al cinema per non pensare, perché vuol dire che non pensano nemmeno fuori, quelli che ci vanno per rilassarsi, perché allora vadano a farsi un massaggio ai piedi.

insomma, ecco tre film per la contro-festa della mamma. a modo mio.

pietà, di kim ki duk, ovvero vendetta, atroce vendetta

...e ora parliamo di kevin, della ramsay, ovvero anche scegliere di amare il proprio figlio può essere straziante

tutto parla di te, della marazzi, ovvero il lato oscuro del diventare madri

ma nessuno farà mai una rassegna così. li sento già, i commenti della gente. io vado al cinema per non pensare.

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15 minuti di celebrità

una domenica (per cultori) dedicata a andy warhol: dalle 14.30, ho sparato a andy warhol, di harron, che ricostruisce l'attentato compiuto dalla femminista radicale valerie solanas nel 1968 ai danni del celebre artista; chelsea girl, film sperimentale girato nel 1966 dallo stesso warhol e da morissey; poi altri due corti di warhol e trash - i rifiuti di new york, un film da lui prodotto nel 1970, ritratto di un uomo da marciapiede che pasolini fece doppiare da sconosciuti nel 1974.

qui tutto il programma. 

con la tessera della cineteca avrete l'ingresso a prezzo ridotto alla mostra su warhol al museo del novecento.


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