domenica 30 settembre 2012

ciao, venerdì

e dunque, dalla settimana che sta per cominciare, le prime visioni dei film saranno al giovedì e non più al venerdì. è un disperato tentativo dei distributori e degli esercenti per raggranellare spettatori. un po', mi dispiace. il venerdì è un giorno magico, ha in sé qualcosa di attraente e misterioso, come una donna vista di spalle. sembra il confine perenne tra l'età adulta e una necessaria, ma effimera, promessa di felicità. o anche solo di silenzio: milano, il sabato mattina, urla di meno. pensateci: robinson crusoe non avrebbe mai chiamato il suo coinquilino lunedì. e del resto, basta girare per milano in bici per scoprire che il venerdì sera è quasi peggio del sabato sera. il numero di beoti motorizzati (quelli della serie: il mio membro è la mia auto) schizza alle stelle, le ciclabili diventano parcheggi e dove non c'è un veicolo c'è il baracchino degli hamburger. era buono quello in via gioia, ma ora è sparito. meglio girare a destra e fermarsi al kebab indiano dopo la stazione centrale. consigliatissimo.

il giovedì, anche se è la sera del critical mass, ha molto meno fascino: ne aveva quando ero adolescente e andavo a teatro con la scuola portandomi la radiolina per ascoltare le coppe europee di pallacanestro (poi ci si chiede perché uno adori il cinema). oggi basta accendere internet e inoltre - per quanto ami la pallacanestro - non sono più un tifoso sfegatato. sono solo sfegatato, nel senso che al campetto, quando vado a fare due tiri, arriva l'ambulanza dopo pochi minuti. di più: al giovedì c'è l'europa league di calcio, la coppa dei poveretti: infatti, di solito, quel giorno il genoa gioca le amichevoli a lavagna. mi sembra, addirittura, che al liceo il giovedì avessi matematica e biologia e il venerdì italiano ed educazione fisica, o storia ed educazione fisica. ovvero, i grafici di proiezione di non ho mai capito che cosa o le malattie delle vacche contro ungaretti, le origini del fascismo e la corsa campestre. non so se ho reso l'idea. 

ma poi, in realtà, tutto questo discorso è inutile. alle prime dei film non vado mai. 
gli attori sono ancora impacciati, il regista incerto e i pop corn freddi. non ne vale la pena.

treninellanotte@gmail.com

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