sabato 9 giugno 2012

parma, burkina faso

post lampo per segnalare stasera alle 21 alla biblioteca di via tibaldi - nell'ambito del festival della letteratura - il film be ya ka ye - cosa c'è lì che non c'è qui?, un documentario del 2010 che racconta l'incontro fra due persone che arrivano da mondi molto diversi, un africano del burkina faso trapiantato a parma e un regista italiano di parma ma globetrotter nell'anima.

l'incrocio fra i due destini crea una conversazione sul tema del viaggio e del confronto culturale, oltre che sul punto di vista dell'immigrato sull'italia e sulla terra che ha lasciato dietro di sé. e che coinvolge anche artisti e intellettuali africani residenti in italia e crea l'occasione per un viaggio al festival panafricano del cinema.


e poi, basterebbe il nome della casa di produzione per andare a vedere questo film: compagnia minima di cinema urgente. bellissimo.

qui per saperne di più.

il trailer del documentario.


ingresso libero.

cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: per cultori: rotaie, di camerini, capolavoro del cinema muto, autentica rarità, alla cineteca di milano. stasera proiezione alle 19.30.

170 fotografie per raccontare milano com'era: una mostra allo spazio oberdan.

treninellanotte@gmail.com

venerdì 8 giugno 2012

amici di kubrick

ai miei tempi, in estate, c'erano i campus sportivi. il sogno era andare a salsomaggiore, dove dan peterson invitava qualche asso del basket e si diceva che gli iscritti passassero una settimana in una sorta di eden, in cui tutto ruotava intorno alla pallacanestro. a un certo punto credo ci sia stato anche un campus di baseball, di cui ricordo la pubblicità, in cui lo stesso peterson - un soggetto di astuzia luciferina - spiegava la tecnica corretta per ricevere la palla da terra quando giochi in difesa.

adesso, invece, ci sono i cine campus. ma a 42 anni faticherei a mescolarmi ai partecipanti. che devono avere fra gli 8 e i 14 anni. organizza la fondazione milano cinema e televisione in collaborazione con hangar bicocca. l'idea è far trascorrere ai ragazzi una settimana di full immersion nel mondo del cinema e di far girare loro un cortometraggio, prendendo spunto da celebri sequenze della storia del cinema.

orario: 8.30-18.30 da lunedì a venerdì, nelle sedi del mic (credo alzaia naviglio grande) e dell'hangar bicocca, per la modica cifra di 50 euro, che comprende anche pranzo, merenda e dvd del cortometraggio.
tre turni: dal 25 al 29 giugno, i bambini fra gli 8 e i 10 anni; dal 2 al 6 luglio quelli dai 10 ai 12; e dal 9 al 13 luglio fra i 12 e 14 anni. posti limitati, 20 a corso...


ci si iscrive telefonando al numero 02.87242114 o contattando hangar bicocca

il risvolto che mi spaventa è nella frase di presentazione dell'iniziativa: tuo figlio ha tra gli 8 e i 14 anni e sogna di diventare regista?

a 8 anni ci sono ragazzini che sognano di diventare registi? o ci sono ragazzini di 8 anni che hanno genitori di 40 che sognavano di diventare registi? come certi imbecilli che trovi intorno ai campi da tennis e che sbraitano contro il pargolo perché si ostina a non diventare agassi?

sputato questo inutile veleno, l'iniziativa è lodevolissima...

treninellanotte@gmail.com

ultim'ora

grazie ai miei informatori, scopro che giuseppe tornatore sarebbe in via montecuccoli a milano (zona piazza bande nere) a girare un film.

sarà vero? verifichi chi può. buona caccia...

treninellanotte@gmail.com

giovedì 7 giugno 2012

non di solo cinema (vive l'uomo)

l'epilogo del libro avrebbe dovuto essere questo: l'autore, fondato lo stato perfetto in cima agli alberi e convinta tutta l'umanità a stabilirvisi e a vivere felice, scendeva ad abitare sulla terra rimasta deserta. avrebbe dovuto essere, ma l'opera restò incompiuta.


(da il barone rampante, di italo calvino)


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abbuffata

tutto sulla rassegna cannes e dintorni, che arriva come ogni estate: si parte il 13 giugno e ci sarà da sgomitare.


dall'11 giugno sarà possibile acquistare i biglietti online: come? cliccando qui, dove trovate anche il programma completo.

tanti film in cartellone (una trentina), naturalmente, fra i quali la palma d'oro amour, di haneke, il pluripremiato beyond the hillsdi mungiu, post tenebras lux, di reygadas. ma ci saranno anche titoli dal bergamo film meeting, dal far east film festival e del festival del cinema d'africa, asia e america latina. previsti inoltre incontri, tra cui un dibattito sulla critica cinematografica e uno sui festival.

la rassegna termina il 19.

buone visioni

treninellanotte@gmail.com

mercoledì 6 giugno 2012

la fiaccola dell'anarchia (o forse è un proiettore)

il cinema è morto o, almeno, non sta benissimo, ma quando si tratta di raccogliere le persone intorno a un tema su cui discutere, l'idea è sempre la stessa, guarda caso. facciamo vedere un film. o anche due. come quelli che ha scelto di proporre il circolo-libreria malatesta di viale monza 255 per ragionare di legalità e illegalità e per farsi conoscere. con una serie di serate, già cominciate, che prevedono ancora, mercoledì 13 giugno, le nevi del kilimangiaro, di guediguian (una scena nella foto) e, il 27, la commedia nerissima louise-michel, di delepine e de kerverne, che un benpensante da cineforum intercettato qualche anno fa definì "una inquietante puttanata". e invece è un vero gioiello, per ciò che dice (nell'era del lavoro liquido, non si sa chi sia il datore del lavoro stesso e, quindi, il responsabile della sorte dei lavoratori) e per come lo dice (uso comico del sonoro e del fuoricampo, molto tati con un pizzico di kaurismaki, lampi di violenza, molta scorrettezza politica...).

ingresso libero, si comincia alle 21, si può assaggiare un caffè speciale. viale monza 255 è anche la sede della federazione anarchica milanese. del resto, il malatesta in questione di nome fa enrico...

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hai un'età fra i 18 e i 25 anni e vuoi andare come giurato alla mostra di venezia? leggi qui!

hugo cabret, di scorsese, in arrivo al san fedele

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martedì 5 giugno 2012

parole, parole, parole

post lampo, per cause di forza maggiore. domani, 6 giugno, comincia il festival della letteratura di milano. durerà fino al 10 e proporrà reading, ma anche teatro, musica, incontri, presentazioni, iniziative collaterali, mi pare persino buon vino.

cosa c'entra con il cinema? molto. perché la rassegna prevede anche la proiezione di alcuni film. qui trovate il calendario: mi limito, per ora, a consigliare il tempo che ci rimane, di elia suleiman, geniale buster keaton palestinese (domani, 6 giugno, alle 21 in via monterosa 84) e 18 ius soli, documentario del ghanese cresciuto a bologna fred kudjo kuwornu e che esplora il mondo dei giovani, figli di immigrati, nati in italia, ma che non sono cittadini italiani. ragazzi e ragazze invisibili, benché nostri concittadini a tutti gli effetti (e, a volte, persino atleti di punta del nostro sport...). lo potrete vedere venerdì 8 giugno alle 21 al centro asteria di piazza carrara 17.


cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: il programma della cineteca di milano con l'anteprima nazionale di take shelter, di nichols.

la rassegna cinefestival al rondinella di sesto sg: film a 4 euro il lunedì sera fino a settembre 

treninellanotte@gmail.com


milano, india


io la so così. per i ricchi indiani, poter organizzare il viaggio di nozze in italia - con tappe fra roma, venezia e le dolomiti - è motivo di notevole prestigio. e così, qualche film commission regionale - come quella, attivissima, della puglia - ha cominciato ad attirare le produzioni di bollywood nel nostro paese. 


proprio in puglia, infatti, è ormai storia antica. c'è persino una ragazza di torino, se ricordo bene, che si è inventata questo lavoro: accompagnare le troupe indiane tra il gargano e il salento, organizzando per loro tutto ciò che occorre sul set e fuori (comparse, cibo, hotel...).


ma come si fa a vedere i film di bollywood in italia? a milano c'è qualche videoteca tra caiazzo e l'inizio di via padova, ma vi segnalopure che rai 5, canale del digitale terrestre che si riceve anche via web, ogni martedì, fino al 3 luglio, alle 21, propone cinema indiano.


il primo ciak di bollywood oggi a milano

qui per vedere qualche foto...

per sapere tutto del cinema indiano...

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lunedì 4 giugno 2012

in testa

il mio amico massimo ed io, anni fa, ci imbattemmo in un grafico che abitava vicino a ferrara e lavorava ascoltando i film. non guardandoli: ascoltandoli. nel senso che piazzava una cassetta nel registratore e sedeva al computer accompagnato dalla colonna sonora dei film. non la musica, proprio le battute. mentre la mente rivedeva le immagini corrispondenti. del resto, vi ricordate quando eravate bambini e ve ne stavate a letto ad aspettare il sonno, mentre in un'altra stanza i grandi guardavano la tv? quanti film - ma, nel mio caso, pure juventus-liverpool nell'orribile notte di bruxelles - avete ascoltato figurandovi le scene? magari mentre la luce e l'ombra saltellavano come folletti sotto la fessura della porta?

perché scrivo questo? boh. mi è venuto in mente leggendo dell'amico domenico de monte, uno dei giovani turchi de la scheggia, che tra l'altro ho scoperto frequentare il mio stesso ciclista di via padova (buon segno). domani, martedì 5 giugno, alle 21.30, alla mediateca di santa teresa (via moscova 28) la scheggia propone la seconda serata di art of the title, una rassegna di titoli di testa, curata proprio da domenico. carrellata ragionata di soluzioni grafiche, immagini, suoni, parole, nomi e cognomi, metafore, false piste e anticipazioni ... tutto ciò che introduce un film. e che è già parte di un film. 

dedicato, naturalmente, a chi gode del crepitio della pellicola che comincia a scorrere, a chi conosce il piacere di non sapere quale sarà la prima inquadratura, a chi vive l'inizio di un film con la sensazione di vertigine del calcio d'avvio di una partita (i blu di qua, i rossi di là, il gesso in mezzo, vinca il peggiore, cioè noi). a chi ha capito che i film si vedono dall'inizio, non da quando c'è la prima scena, o anche la seconda se non ho finito di mandare gli sms, ma comunque usciamo prima perchè ho l'auto parcheggiata lontano e in fondo chemmmefrega...

ingresso libero (a parte i 3 euro per associarsi).

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domenica 3 giugno 2012

quiz (con oscar)


siete veramente cinefili? non perdetevi l'appuntamento di domani sera, lunedì 4, alle 21, al cineforum del circolo di viale monza 140: per chiudere la stagione, il cineclub con vista sulla martesana organizza un cinequiz, che mette in palio premi per i vincitori. oltre a un brindisi per tutti. e, magari, qualche anticipazione sulla prossima stagione. per saperne di più, cliccate qui.

a metà della serata verrà proiettato il cortometraggio di animazione the fantastic flying books of mr morris lessmore, di joyce e oldenburg, premio oscar 2011

ingresso libero.



cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: il programma della cineteca di milano con l'anteprima nazionale di take shelter, di nichols.

paradiso amaro, di payne, martedì 5, alle 21, al gregorianum

the artist, di hazanavicius, mercoledì 6 (nel pomeriggio, alle 15.15) al san fedele

il cinema in lingua originale all'anteo

treninellanotte@gmail.com

cinquanta e non li dimostra


"non vediamo le cose come sono, ma come noi siamo" (dino risi)

devo averlo visto, per la prima volta, a 14, 15 anni. l'annunciatrice rai (c'era ancora l'annunciatrice rai) disse che il film era adatto a un pubblico adulto (tu pensa!) e qualcuno mi domandò, con un sorriso: 'ti senti adulto?'. abbastanza. fu, comunque, un incontro fatale, un rito di passaggio (come, pochi anni prima, il finale di il mucchio selvaggio). perché ci sono film che ti appartengono al di là del loro valore artistico. e, per quanto questo titolo sia una colonna della commedia all'italiana, vien da ridere a parlare di valore artistico con uno come risi, sarcastico fino all'ustione, (grande) regista che davanti a moretti sullo schermo diceva "nanni, spostati e fammi vedere il film!".

comunque, quest'anno si celebra il mezzo secolo di vita de il sorpasso. un film a cui penso ogni volta che collego due frammenti nel puzzle della vita - soprattutto quelli che, quando ho rovesciato la scatola sul tavolo, erano distanti, parevano estranei - e capisco un po' meglio le cose. e mi sorprendo. o, forse, cresco un po'. sorpasso, insomma. perché, guardando e riguardando quel film che celebra l'estate come la stagione del viaggio e, quindi, della scoperta, mi sono sempre sentito un po' come trintignant. anche se, in realtà, il mondo era dei gassman e lo è ancora. ampiamente.


e comunque resta un film indimenticabile, per come racconta l'italia del boom (e, soprattutto, anticipa quella dello sboom), la nascita di un'amicizia che sembra un rapporto padre-figlio (ma ha ramificazioni più profonde, perché non si capisce chi dei due sia l'adulto), il viaggio per placare l'irrequietezza ("bene come in macchina non sto da nessuna parte"), il contrasto fra il bisogno di regole e la convinzione di poterle ingannare tutte. 


riguardatevi il sorpasso. fa bene.


treninellanotte@gmail.com