giovedì 27 settembre 2012

se non ci incontro avventure

se all'uomo in questa vita non ci incontro avventure, non ave niente darraccontare

(vincenzo rabito)

il cinema mexico, che anni fa scommise su il vento fa il suo giro, di diritti e ne fece nascere un piccolo oggetto di culto (anche perché antonio sancassani, gestore della sala, "fiutò" il successo malgrado i primi magri incassi), continua ad andare a caccia di perle. lunedì 1 ottobre, per esempio, propone terramatta, di costanza quatriglio,

il film è liberamente tratto dalle memorie di vincenzo rabito, un siciliano semianalfabeta, bracciante nato nel 1899 e morto carpentiere nel 1981, che ha lasciato una autobiografia sconfinata (3000 pagine) vergata in una lingua di sua invenzione, espressiva come quella di un cantastorie, che mescola italiano, siciliano e pura creatività linguistica. in quelle 3000 pagine, battute a macchina e tenute insieme da uno spago, ci sono due guerre mondiali e un'infanzia di fame, l'avventura coloniale in africa e una vita spesa per far crescere i figli e far fruttare i campi e il travagghiu. e, soprattutto, la storia di un uomo che ha saputo inseguire un senso di speranza dove altri vedevano solo un destino sporco di terra. 

il volume è uscito per einuadi, diventando un caso letterario. la quatriglio ha poi voluto trarne un film, intessuto di immagini d'archivio, interviste, sperimentazione, musica elettronica. passato dalla mostra del cinema di venezia, sarà nella sala di via savona, appunto, lunedì prossimo alle 21.00, con la presentazione della regista.

da martedì 2 il film sarà in programmazione al mexico, tutti i giorni (escluso giovedì) alle 22.15.

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