giovedì 18 ottobre 2012

regina dello zapping

l'addio di sylvia kristel non è solo il tramonto di una stella del cinema erotico. è l'addio a una regina di un mondo lunare, nascosto, molto poco cinefilo nel senso del rispetto per i film, ma profondamente cinefilo perché fonte perenne di titoli spesso difficilmente accessibili, almeno prima dell'avvento di internet. il mondo dello zapping notturno sulle tv private, i canali più bizzarri di milano e dintorni, dove sono certo di aver visto emmanuelle - trovandolo, sì, troppo soft, come accaduto al figlio della kristel - ma anche mezza dozzina dei sequel e degli spin off tratti da quella saga. non per intero, però: a pezzi, frammenti, spezzoni, scene, mezze scene, mezze gonne, senza gonna e basta.

film di nudi fugaci ed esotismi a buon prezzo, che di solito partivano all'improvviso dopo la pubblicità di un mobilificio, venivano interrotti senza cautele dallo spot di uno store di moda, si accartocciavano fra tagli malestri, fotogrammi segnati, misteriose mancanze di sincronia tra la colonna sonora e le immagini. e così, quando il mio amico massimo m. mi disse che aveva visto (credo) la montagna del dio cannibale in versione non tagliata (quindi, non televisiva), provai una sottile invidia per le visioni che mi erano state negate dalla censura di telechesoio. 

la kristel, come laura gemser, era una regina di quelle apparizioni a tarda ora, di quelle proiezioni proibite che hanno popolato i sogni di chi emmanuelle, al cinema, non lo ha mai visto. del resto, devo proprio alle visioni notturne tante scoperte, da kitano in fuori orario (che effetto l'inizio di sonatine) a buona parte dei polizieschi all'italiana, dal meraviglioso yi yi a todo modo di petri, da il ragazzo selvaggio di truffaut a nando cicero

chi sono io per lasciar fuori emmanuelle

treninellanotte@gmail.com

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