discutevo oggi online con qualcuno che criticava la battaglia per salvare il cinema manzoni di milano dal suo inevitabile destino, quello di diventare un negozio, un market, uno show room, come si dice oggi, in cui tutto si show e c'è sempre meno room per pensare. e si rifletteva sulla necessità di circondare anche gli avvenimenti legati al cinema di una rete di proposte alternative, di occasioni di incontro, di passerelle lanciate verso altri mondi.
qualcosa del genere è già il festival del cinema africano, d'asia e d'america latina, che andrà in scena a milano dal 19 al 25 marzo per la sua ventiduesima edizione. ci sono i film, naturalmente, una settantina, provenienti anche dall'italia, sia perché prodotti da nostri connazionali (come bulaq, di morandini e lucchini, che racconta la rivoluzione d'egitto attraverso il ritratto di un quartiere popolare del cairo), sia perché dedicati al tema dell'immigrazione. come, fra gli altri, il castello, di d'anolfi e parenti, il racconto di un anno all'aeroporto della malpensa, visto con gli occhi di chi vuole entrare o uscire dall'italia e non è detto che ci riesca. senza dimenticare la curt de l'america, di ahmine e cannito, ritratto di una casa di ringhiera di via padova, ieri abitata dagli emigranti italiani che sognavano l'america, oggi da immigrati arabi e non solo che l'america pensavano di trovarla qui.
c'è di tutto, per il resto, musical africani e noir messicani, documentari sulle rivolte che hanno incendiato l'africa e western sociali, commedie commentate dai comici di zelig e storie di mendicanti bambini. oltre a una rassegna nella rassegna, dedicata al razzismo e in programma solo mercoledì 21 al palestrina, dalle 10.
i film vengono proiettati in quattro sale cittadine (il san fedele, lo spazio oberdan, il rosetum e il palestrina) ma il festival punta a coinvolgere molti altri punti di milano: martedì 20, alle 20.45, al negozio chiamamilano di largo corsia dei servi 11, per esempio, verrà proiettato e commentato il documentario sui "nuovi italiani" 18 ius soli (prenotazione obbligatoria a prenotoilcinemino@gmail.com - 0276398628).
e poi, come dicevo, tante iniziative collaterali, come la mostra fotografica good morning africa al casello ovest di porta venezia (sede del festival center e luogo di incontro, ogni mattina, con i registi), un incontro sul rapporto fra wikipedia e la promozione del cinema (domenica 15 marzo alle 15, nella stessa sede), happy hour, appuntamenti sul cibo, spettacoli teatrali.
è interessante l'idea di allestire il "campo base" del festival in un luogo simbolico e centrale come il casello: è l'idea di contaminare la città con il cinema, la stessa alla base, per esempio, del village doc festival alla barona.
i biglietti per i film costano 6 euro, ma ci sono anche tessere da 30 euro che ammettono a tutte le proiezioni.
qui trovate tutto il programma.
la premiazione avverrà sabato 24 marzo alle 20.30 al san fedele
treninellanotte@gmail.com
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