per chi resta a milano ma ha voglia di guardare lontano, segnalo mare chiuso, documentario di andrea segre e stefano limberti, oggi al cinema mexico di via savona 57, alle 18.40 e alle 20, ingresso 5 euro.
si tratta di un documentario sui respingimenti - da parte delle forze militari e di polizia italiane - di imbarcazioni colme di migranti, compiute nel mar mediterraneo fra 2009 e 2010: tornare in libia, per chi navigava (quasi sempre in condizioni estreme), significava andare incontro ad abusi e violenze. con l'esplosione della guerra a tripoli, però, la situazione è cambiata e i due registi hanno potuto incontrare profughi somali, eritrei ed etiopi fuggiti dalla libia verso un campo di raccolta in tunisia. facendosi raccontare cosa significhi cercare di scavalcare quel mare "in cui i pesci mangiano i marocchini", come dice un personaggio di corpo celeste.
segre è lo stesso regista di come un uomo sulla terra, che trattava lo stesso tema, della video indagine su rosarno sangue verde e di un bel film sui cinesi d'italia, io sono li, ambientato, significativamente, nel nord est italiano, dove l'acqua che si spalanca davanti alle venezie sa già di oriente, di terre lontane, di viaggi per (sopra)vivere (mazzacurati docet).
se volete saperne di più, è imperdibile anche la lettura di il mare di mezzo, di gabriele del grande, appassionante reportage sullo stesso tema condotto da un giovane e appassionato giornalista indipendente.
treninellanotte@gmail.com
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