sabato 25 maggio 2013

le conseguenze del rumore

un uomo che deve fare i conti con se stesso. per colpa sua o perché, prima o poi, tocca a tutti. come titta de le conseguenze dell'amore. come i due pisapia dell'uomo in più. come cheyenne di this must be the place. non è questo, la grande bellezza? jep gambardella non è un sessantacinquenne che ha ottenuto tutto (il potere di far fallire le feste in una città in cui contano solo le feste) e che davanti alla morte, alla fuga degli amici, al riaffiorare della memoria, si accorge dello spreco del tempo, ormai irrimediabile?

il film di sorrentino è ben più di un ritratto della roma della nuova dolce vita, metà cafona metà intellettuale, pur formidabile: è il ritratto di un'epoca in cui tutti hanno qualcosa da dire su tutto, in cui ogni avvenimento è messa in scena (e, questo, senza che il film coinvolga la televisione), chiacchiericcio di superficie, ronzio di fondo, conferenza stampa, marketing, showcase, buffet. la tragedia è spettacolo, la santità esibizione, la giovinezza botox, la visita a un luogo segreto si interrompe per scattare una foto. siamo un paese di intervistati.

roma, magnifica, assiste. come emblema di una bellezza che nessuno coglie più, se non in rari momenti, preferibilmente riservati e in orari per insonni:  oggi, del resto, siamo tutti turisti del turismo. non andiamo più ad ammirare piazza navona, il colosseo, o firenze, o venezia, perché li abbiamo già visti, abbiamo già visto tutto. lo stupore predilige il silenzio. in viaggio e non solo.

e tanto, nessuno abbassa il volume. chi lo fa, finisce per sospettare che nulla abbia senso. restano fugaci attimi di piacere, di profondità e di ravvedimento. ma "nella vita non esiste il pareggio", si diceva ne l'uomo in più. non rimane che provare a ridere dell'inevitabile sconfitta.


ps - riflessioni a margine: ci voleva sorrentino per sfruttare (affettuosamente) carlo verdone per ciò che è diventato, una maschera un po' patetica. ci voleva sorrentino per sfruttare sabrina ferilli per ciò che è diventata: una matrona de borgata, malinconica e desiderabile.


treninellanotte@gmail.com

agenda

per chi ama il cinema d'altri tempi: domani sera, domenica, ingresso libero per chiamate nord 777, di hathaway, con james stewart, anno 1949. allo zarbo di via de castilla. perché "zarbo"? perché è il contrario di "obraz", leggendario cinecircolo milanese (qui ricordato) di cui raccoglie l'eredità.




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venerdì 24 maggio 2013

belle farfalle

bellas mariposas, di salvatore mereu, con sara podda, maya mulas, micaela ramazzotti (italia, 2012, 100') - al cinema apollo di milano

vetrinometro: otto vetrine

si esce felici, da un film come bellas mariposas. a dispetto della trama: un giorno nell'estate di una adolescente di un quartiere popolare di cagliari, costretta a dividere ore, casa e immaginazione con un padre segaiolo che ispirerebbe ciprì e maresco, una madre di figli nemmeno tutti suoi, un esercito di fratelli che vanno dal tossico al criminale passando per la ragazza di vita. i dardenne in sardegna? macché. forse, il virzì della prima ora, diciamo quello di ovosodo. quel che è certo è che il film di salvatore mereu è pieno di vita (e di candore e di sesso che sta per sbocciare), come può essere piena di vita (e di candore e di sesso che sta per sbocciare) una ragazzina immersa nel sole.

tra casermoni fatiscenti, bebè urlanti, vicini bizzarri e ambizioni di gloria musicale o calcistica, non si nasconde nulla. ma non c'è denuncia, non c'è compiacimento, non c'è tragedia, benché una tragedia incomba su tutta la vicenda. il giudizio lascia posto all'ironia e alla comprensione. il degrado - dei luoghi, dei corpi, delle anime - è mostrato comunque, intero, senza sconti: "segna almeno tu" augura il padre al ragazzo calciatore. eppure, nella vita, può esserci un pizzico di magia, sia che intervenga dio (quello che, quando decide, ci tira su come un pesce dal vaso), sia che intervenga una coga, una strega, sia che, semplicemente, il destino rimescoli le carte. è l'adolescenza, no? c'è ancora tempo per credere nel futuro, nella felicità, nel gioco, ma è già tempo di sapere che il corpo, piacere e condanna, ci tiene qui e ha tenuto qui quelli prima di noi. mentre la povertà ("noi siamo dei grezzi") resta una tassa da pagare. o da evitare con l'astuzia di chi accede a una spiaggia privata senza pagare.

film decisamente sotto il segno di venere, ascendente venere, bellas mariposas "parla" allo spettatore, e non solo perché commuove e diverte, ma proprio perché la protagonista conversa direttamente con chi guarda, ci tira dentro e fuori (dalla sua vita, dai suoi ricordi, persino dal bagno). spiazzandoci con un pudore consapevole che le immagini, talvolta, tradiscono, quasi a creare due piani: ciò che lei dice e sa, ciò che noi vediamo e sappiamo. due piani, due prospettive. una doppia complicità tra film e pubblico che avvolge e incatena. mentre, nelle orecchie, risuona quel dialetto sardo aspro eppure poetico che sembra arrivare da un mondo lontano.

fresco, sincero, illuminato da una protagonista splendente. da vedere. magari, rileggendosi il libro da cui è (liberamente) tratto...


cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte - il cinema di haneke in arrivo all'oberdan

genuino clandestino, di angrisano, martedì sera al cinema beltrade


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mercoledì 22 maggio 2013

sorrentino a milano

c'è paolo sorrentino in arrivo a milano: appuntamento martedì 28 maggio all'anteo. il film la grande bellezza comincia alle 15.20 (ingresso, 5 euro), la lezione del regista alle 18 (ingresso libero, bisogna prenotarsi allo 02.43912769).




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otto film, venti euro


sempre per la serie non vado al cinema perché costa troppo. il che, è vero. ma non vale sempre. vi interessano otto film a 20 euro? ok, non c'è iron man e nemmeno siani, ma forse si può vivere senza. dico, forse. in compenso, ecco la grande bellezza, di sorrentino, nella casa, di ozon, no-i giorni dell'arcobaleno, di larrain, miele, della golino e noi non siamo come james bond, di balsamo, che il 24 e 25 luglio verrà proiettato con uno dei protagonisti in sala.


appuntamento dal 4 giugno all'auditorio di via meda a rho. organizzano, tra gli altri, barz and hippo. il singolo film costa 4/6 euro. 



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martedì 21 maggio 2013

la cine-martesana

c'è questa cosa bellissima, stasera, all'anfiteatro della martesana, tra via padova e gorla. la prima di tre proiezioni all'aperto, organizzate dai visionari di cinemaperto, di cui avevamo già parlato mesi fa. si comincia alle 21 con divorzio all'italiana, di germi, si prosegue martedì prossimo con i pugni in tasca, di bellocchio e poi, tra due martedì, con il sorpasso, di risi.


l'ingresso è gratuito. previsto cocktail. il dio dei cinefili è già con loro. quello della pioggia speriamo abbia da fare. comunque, in caso di maltempo, la proiezione avverrà nello spazio sotto l'anfiteatro.


per informazioni, cliccate qui 


cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanottepusherdi refn, mercoledì 22 e giovedì 23 maggio al cinema beltrade di via oxilia (da non perdere)

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lunedì 20 maggio 2013

moretti vs. monicelli



imperdibile

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buone notizie

ne abbiamo parlato nei giorni scorsi. bellas mariposas, di mereu arriva all'apollo da giovedì.

buona visione.


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ciao, monni



si può nascer bruchi/e diventar farfalle/noi siamo quella razza/che le fa le più strane/che bruchi siamo nati e bruchi si rimane

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vita squilibrata


l'incredibile koyaanisqatsi, di godfrey reggio, colonna sonora di philip glass: un documentario musicale  sul contrasto tra natura e civiltà. il titolo è una parola di una tribù di pellerossa e significa "vita squilibrata".

stasera gratis al cinema mexico, ore 21.30.

cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: c'è anche il cinema tra gli appuntamenti previsti dal festival della cultura svedese a milano

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domenica 19 maggio 2013

monetine

guardare i film lo lasciava debole, permeabile al mondo in un modo che gli sembrava pericoloso, come se gli avessero tolto la pelle. in genere aspettava che la sensazione svanisse, prima di avventurarsi fuori. era quasi buio, un'incerta sbaffata di rosa dietro le vetrate fumé, pozzanghere sospese sull'asfalto.

(da guardami, di jennifer egan)
(grazie a roberta c. per la segnalazione)

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tutti all'asilo

non è la prima volta che passa da milano: ricordo di averlo visto al mexico, in una serata a cui partecipava anche il regista, edoardo winspeare (e non ebbi il coraggio di fermarlo e dirgli quanto avevo amato sangue vivo e il miracolo). ma l'unica alternativa suppongo sia attendere un'altra di quelle proiezioni notturne su rai 3, previste alle 24 e di solito in ritardo come un treno delle nord ad agosto.

e quindi, segnalo il ritorno a milano di sotto il celio azzurro, documentario che questo talentuoso austriaco di sangue blu, trapiantato in una masseria in puglia, ha ambientato in un particolarissimo asilo romano. il celio azzurro, appunto, che prende il nome dal quartiere e da un gioco di parole, oltre che da una speranza: l'asilo ospita infatti 45 bambini provenienti da famiglie di 32 paesi diversi. ovviamente, tra le mille difficoltà che incontra una struttura di questo tipo, metà scuola materna, metà centro interculturale (oddio: si può dire centro interculturale a milano?). un film toccante, che consiglio anche a chi, per lavoro o passione, lavora nella scuola (ricordo il tema, ben trattato, del rapporto insegnanti-genitori).

appuntamento mercoledì 21 maggio alle 20.30 al gogol ostello caffè letterario di via chieti 1. ospite hielen tekeste, della rete g2-seconde generazioni. aperitivo dalle 19.30.

ingresso gratuito, ma fondamentale prenotarsi a prenotoilcinemino@gmail.com

cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: in questo mondo libero, di loach, domani sera (lunedì) alle 21 in viale monza, ingresso gratuito.

per occhi saggi e spietati: tutto haneke in arrivo a milano

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