domenica 5 agosto 2012

siete liberi di non leggerlo

nella sua autobiografia, sean o'faolain riferisce di come l'incapacità a conciliare il libero arbitrio umano con l'onniscienza divina un giorno gli sia stata chiarita  -   per un'improvvisa magia o per un miracoloso barlume introspettivo  -  mentre si trovava in taxi a manhattan. o'faolain è giunto alla conclusione che  qualsiasi azione umana resta una libera scelta fino a quando non è commessa. una volta che un'azione è commessa diventa ciò che dio voleva che fosse commesso. dopo questa scoperta lui e il tassista sono andati a ubriacarsi. 


da perchè ho scritto arancia meccanica, di anthony burgess


treninellanotte@gmail.com

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