
il giovedì, anche se è la sera del critical mass, ha molto meno fascino: ne aveva quando ero adolescente e andavo a teatro con la scuola portandomi la radiolina per ascoltare le coppe europee di pallacanestro (poi ci si chiede perché uno adori il cinema). oggi basta accendere internet e inoltre - per quanto ami la pallacanestro - non sono più un tifoso sfegatato. sono solo sfegatato, nel senso che al campetto, quando vado a fare due tiri, arriva l'ambulanza dopo pochi minuti. di più: al giovedì c'è l'europa league di calcio, la coppa dei poveretti: infatti, di solito, quel giorno il genoa gioca le amichevoli a lavagna. mi sembra, addirittura, che al liceo il giovedì avessi matematica e biologia e il venerdì italiano ed educazione fisica, o storia ed educazione fisica. ovvero, i grafici di proiezione di non ho mai capito che cosa o le malattie delle vacche contro ungaretti, le origini del fascismo e la corsa campestre. non so se ho reso l'idea.
ma poi, in realtà, tutto questo discorso è inutile. alle prime dei film non vado mai.
gli attori sono ancora impacciati, il regista incerto e i pop corn freddi. non ne vale la pena.
treninellanotte@gmail.com
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