e io alle cinque vado a dormire: questo è il segreto delle mie pezze al sedere
(da il gaucho, di risi)

il ritratto che ne esce, amaro e graffiante alla maniera di risi (con lui scrivono scola, maccari, pinelli e ho detto tutto), non è solo quello del mondo dei cinematografari, ma anche quello degli italiani all'estero (ignoranti, chiassosi e... pieni di debiti) all'eterna ricerca di una sistemazione, convinti che al banchetto del nuovo benessere ci possano essere briciole per tutti. il film, però, è anche un viaggio fra i nostri connazionali che la fortuna l'hanno cercata in sudamerica, con alterni risultati. e la storia del tizio di pomigliano mi ha fatto pensare proprio a nino manfredi che, ne il gaucho, è un romano finito a buenos aires per impoverirsi.
non troppo amato dalla critica, "girato in fretta, con una carica di volgarità e cattiveria umoristica genuina", disse gassman anni dopo, è quasi un film preveggente: gli anni ruggenti della ricerca dell'oro sono diventati una cartolina in bianco e nero. o forse grigio nebbia. anche se di personaggi alla gassman se ne trovano sempre.
cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte
il weekend dello spazio oberdan, con doppio truffaut!
il laboratorio di cinema del giambellino al via il 9 ottobre
treninellanotte@gmail.com
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