nella nostra città, c'è chi si ritrova a vedere film e a parlarne in un cortile, per strada o davanti a una pizza, ma a milano resiste pure il cineforum vecchio stile, con tessera, schede, presentazione, dibattito, zuffe. no, le zuffe sono diminuite, le ultime le ricordo per sud di salvatores (a scatenare le polemiche fu però uno sgombero a milano, non il film) e l'ora di religione di bellocchio (sala divisa a metà, laici contro cattolici). più di recente, solo il moretti di habemus papam ha increspato la platea. il pubblico, in pubblico, si scopre meno. fa fatica a mettersi in gioco. e, purtroppo, ha meno voglia di vedere ciò che esce dagli schemi tradizionali, ciò che disorienta o, peggio, disturba. e così, capita che film non memorabili (ehm...) come the next three days o wall street conquistino più apprezzamenti di meraviglie come lasciami entrare o commedie davvero diverse come boris. ma tutto questo meriterebbe una riflessione a margine...
del cineclub di via gioia 48 avevamo già parlato, ora sono aperte le iscrizioni, in sede e alla libreria san paolo in piazza duomo 20. qui trovate tutto (cliccate su "programma 2012-2013"). non è un cineforum cattolico, è un cineforum ospitato in una struttura cattolica. ed è un modo diverso di andare al cinema: provando a farsi qualche domanda su ciò che si è visto. che non sia "cosa fanno sull'altro canale'?".
altri cineforum a milano: l'orione-rosetum (con truffaut!)
il san fedele (da hunger a charlie kaufman...)
il rosetum (per rivedere colazione da tiffany...)
e via oxilia (in arrivo)
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