giovedì 11 ottobre 2012
cartellone
si inciampa nelle soddisfazioni, a volte, nella vita. tipo scoprire che saviano aveva ragione. o ascoltare paolo virzì che racconta: "tutti i santi giorni è un film semplice, in cui ci siamo concentrati più sui personaggi che sulle sottotrame, e che sembra raccontare due personaggi anomali ma, invece, mette in scena due giovani normali. e la normalità è spesso percepita come stranezza. questa volta ho fatto una storia d'amore, che tocca argomenti come la fecondazione assistita, ma non è un film a tema: casomai, propone un protagonista maschile che è diverso dal tipico maschio italiano, mammone e puttaniere, perché dimostra di essere protettivo e paterno con la sua compagna. con questo film volevo uscire dalla sacra bottega della commedia all'italiana, che tenta di fare satira sociale, magari in chiave grottesca e di proporre qualcosa di nuovo, anche di più esportabile all'estero. qualcosa di diverso da la prima cosa bella, che - diciamolo - era un film un po' paraculo, costruito con qualche trucco per far piangere al momento giusto..."
ecco, sì. la prima cosa bella è un film un po' paraculo. e mi fa piacere che lo dica chi lo ha confezionato.
comunque, oggi esce tutti i santi giorni, ultimo titolo di virzì, che forse si è addolcito perché ha accanto micaela ramazzotti ed è diventato papà, come dice - perfido - il mio amico daniele v. ma quando un regista italiano parla di disimpegno, come ha fatto il nostro amico livornese in qualche intervista, ho sempre il terrore che si rotoli nel sottoscala (io sono di quelli che pensano che i migliori film di silvio soldini siano un'anima divisa in due, le acrobate e persino brucio nel vento...). confidenza: alla conferenza stampa milanese di virzì, una giornalista dai capelli vaporosi che parla sempre bene di qualunque nastro in movimento le mettano sotto il naso, ha esordito dicendo "finalmente un film italiano che ci solleva dopo gli ultimi titoli angosciosi che abbiamo visto": ecco, a me giravano come a un elicottero.
naturalmente sono vittima dei miei pregiudizi, ma il primo gettone del weekend lo metto senza dubbio su killer joe, noir feroce - da quanto leggo - di quel signore che si chiama william friedkin. uno che ha girato robette come il braccio violento della legge e l'esorcista.
come dire, c'è disimpegno e disimpegno.
qui tutti i film del weekend
ps - degno di nota anche iron sky, di cui avevamo già parlato...
cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte - tutti gli appuntamenti cinefili legati al festival kuminda: segnalo, lunedì 15 alle 20, io sono li, di segre, con sarà zavarise, montatrice del film (all'apollo)
la nuova edizione di i've seen films a milano
treninellanotte@gmail.com
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