non è la prima volta che passa da milano: ricordo di averlo visto al mexico, in una serata a cui partecipava anche il regista, edoardo winspeare (e non ebbi il coraggio di fermarlo e dirgli quanto avevo amato sangue vivo e il miracolo). ma l'unica alternativa suppongo sia attendere un'altra di quelle proiezioni notturne su rai 3, previste alle 24 e di solito in ritardo come un treno delle nord ad agosto.
e quindi, segnalo il ritorno a milano di sotto il celio azzurro, documentario che questo talentuoso austriaco di sangue blu, trapiantato in una masseria in puglia, ha ambientato in un particolarissimo asilo romano. il celio azzurro, appunto, che prende il nome dal quartiere e da un gioco di parole, oltre che da una speranza: l'asilo ospita infatti 45 bambini provenienti da famiglie di 32 paesi diversi. ovviamente, tra le mille difficoltà che incontra una struttura di questo tipo, metà scuola materna, metà centro interculturale (oddio: si può dire centro interculturale a milano?). un film toccante, che consiglio anche a chi, per lavoro o passione, lavora nella scuola (ricordo il tema, ben trattato, del rapporto insegnanti-genitori).
appuntamento mercoledì 21 maggio alle 20.30 al gogol ostello caffè letterario di via chieti 1. ospite hielen tekeste, della rete g2-seconde generazioni. aperitivo dalle 19.30.
ingresso gratuito, ma fondamentale prenotarsi a prenotoilcinemino@gmail.com
cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: in questo mondo libero, di loach, domani sera (lunedì) alle 21 in viale monza, ingresso gratuito.
per occhi saggi e spietati: tutto haneke in arrivo a milano
treninellanotte@gmail.com
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