domenica 27 maggio 2012

sostenetevi

l'anno scorso ero passato di lì in bicicletta, in un giorno di pioggia, ed ero finito nella sala dietro una chiesa a vedere documentari e a parlare con uno degli organizzatori, alessandro acito. un pomeriggio che faceva venir voglia di tornare. e ora tornano loro, quelli del the village doc festival della barona, con un programma - a occhio - più ricco e ancora più capace, seguendo lo spirito di questa rassegna, di contaminare luoghi diversi della città, portando la gente a imbattersi nei documentari proposti, non a doverli solo e sempre cercare.

si tratta di un festival sulla sostenibilità, un festival con il pollice verde ma questa visione sarebbe assai limitata: l'idea è parlare anche di integrazione, confronto culturale, innovazione dal basso, diversi modelli di sviluppo. e periferie, quelle da cui - mi faceva notare acito quel pomeriggio - nascono idee molto più di quanto accada in centro.

non a caso il festival ha pensato anche a laboratori di cultura verde ma pure a un incontro sul social lending (domani mattina, lunedì in via ponti e in diretta sul sito), cioè sul prestito fra privati, curato da andrea di stefano, giornalista economico caro a chi segue il giorno delle locuste su radio popolare. e, ancora, a una serata di presentazione di un libro sulla cucina meditarranea (martedì in una libreria di via savona, con degustazione) oppure a un appuntamento sul riutilizzo dell'acqua potabile curato da un collaboratore del parco dell'energia rinnovabile (sabato pomeriggio in via campari). inoltre si parlerà di no tav, gruppi di acquisto, bioedilizia...

interessante anche l'open lab sulla produzione di una web tv (giovedì mattina)...

e i documentari? tanti, fin da domani, lunedì, alle 10, divisi fra lo spazio seicentro di via savona e la sala di via zumbini. con titoli in arrivo da angoli diversi del mondo e qualche nome noto in cartellone, come andrea segre, l'autore di sangue verde e come un uomo sulla terra, di cui verrà proiettato magari le cose cambiano, viaggio nel degrado di un lembo di periferia romana e il sole non ignora alcun villaggio, di silvio soldini, sull'uso del fotovoltaico in africa.

sul sito del festival potete consultare schede e trailer dei film in concorso. la rassegna dura fino al 3 giugno.
l'ingresso è libero (la priorità è riservata solo ai tesserati del libero laboratorio)

qui trovate tutto il programma. l'appuntamento merita, anche per l'aria che si respira. fresca. a dimostrazione che milano è viva. basta grattare via la crosta grigia lasciata dai suv.


cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte
: l'uomo del treno, di leconte, al cineforum del circolo di viale monza 140, domani sera, lunedì 28, alle 21, ingresso libero, per chiudere la rassegna sul noir.


fino al 3 giugno, tutto il cinema di emir kusturica alla cineteca di viale oberdan. qui il programma.


treninellanotte@gmail.com



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