venerdì 7 giugno 2013

a nord dell'occidente

fra le numerose patologie di cui sono affetto, c'è anche un interesse morboso per la corea del nord. a scanso di equivoci, no, non sono di quelli che ne esaltano l'ordine e la parità di opportunità offerte a tutti perché no, non credo che sia necessario costruire un formicaio umano con orrori assortiti per vivere in una società più giusta. mi interessa l'esperimento sociale, l'esempio estremo di organizzazione di una comunità, i metodi di formazione di una mentalità unica, la militarizzazione del pensiero. mi interessa, soprattutto, la comunicazione in corea del nord e sulla corea del nord, ora resa più accessibile dal web. detesto i filmati che i turisti caricano su youtube, pieni di quella stupida spocchia da occidentali illuminati che si fanno beffe delle vigilesse che sembrano danzare agli incroci o dei market che danno un'illusione di libertà. mi interessano i rari documentari realizzati con occhio curioso ma rispettoso. e quello che pubblico qui - north korea: a day in the life, girato da una troupe olandese - è uno degli esempi più interessanti.

certo, non è un documentario indipendente nel senso giornalistico del termine: la corea del nord non è un paese in cui uno straniero possa muoversi liberamente. anche il bellissimo reportage inglese a state of mind (che segue la vita di una ragazzina destinata a far parte di una coreografia umana) difficilmente può essersi sottratto ai vincoli della censura. ma nemmeno la più accorta censura può trasformare un paese in ciò che non è. e così, di a day in the life colpisce il rapporto fra le persone e i luoghi in cui vivono, che sembrano quasi sottolineare il loro ruolo di sudditi; la propaganda come cibo quotidiano, spezzato dagli stessi cittadini; l'idea della nazione che combatte da sola contro tutti (notevole la scena dell'assemblea in cui una responsabile ammette le proprie "colpe": maoismo moderno); l'onnipresenza della musica e dello sguardo del potere; gli scampoli di quotidianità - banale, affettuosa - in una vita rigidamente controllata.

risale al 2004, anche la corea del nord sta cambiando (i filmati visti di recente su youtube mostrano per esempio molte più automobili, certo non per la gente comune), ma north korea: a day in the life resta un documento impressionante.

da consumarsi preferibilmente con: l'impero del mai, di de nicola e del corona, ed. o/barrao/o

pyongyang, di delisle, rizzoli/lizard (graphic novel sulla corea del nord, consigliatissima)

con lo spirito chollima, di marco bagozzi, viaggio nel calcio nord coreano (per scoprire che pak doo-ik non era un dentista)


treninellanotte@gmail.com


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